Settembre 3, 2020

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Oh mia bella mora!

Dopo un mese trascorso in mezzo alla natura, circondata dai colori e le trame di foglie, fiori, cortecce e frutti, questo settembre lo incomincio raccontandovi di un nuovo esperimento che mi ha appassionato alla scoperta delle tinture naturali, le cui materie prime si possono utilizzare parzialmente anche in cucina.

Tingere in modo naturale infatti non è molto diverso da cucinare, si utilizzano molti principi analoghi: si usano le ricette, si cercano gli ingredienti giusti e soprattutto si sperimenta! Anche l’attrezzatura è simile, come nel caso delle pentole e una fonte di calore, a volte, gli stessi scarti della cucina possono diventare la base di una tintura.

L’idea di stagionalità che usiamo per gli alimenti si può applicare anche ad altri vegetali come fibre e tinture. Ho pensato così di utilizzare i frutti di una pianta che si raccolgono proprio in questo periodo e che io adoro per la precisione le more!

La mora oltre che essere una pianta ricca di frutti buonissimi è infatti una pianta tintoria di cui si possono utilizzare frutti, fiori e steli, è facilissima da trovare sia in città che in campagna e il periodo migliore per raccogliere i frutti è proprio questo, da fine estate a inizio autunno, quindi perché non provare?

La ricetta che vi propongo necessita di pochi ingredienti, ma molta pazienza, del resto se la natura segue i suoi ritmi, per tingere naturalmente dovremo imparare ad aspettare 😉

INGREDIENTI

100 gr di tessuto 100% naturale bianco come cotone, lino, canapa, bambù (niente fibra sintetica)

4 cucchiaini di allume di rocca in polvere ( lo potete trovare in drogheria, in farmacia, on line)

1 cucchiaino e mezzo di Cremor Tartaro o carbonato di sodio (da non confondere con il bicarbonato di sodio)

N.B::

  • É sempre meglio utilizzare guanti e mascherina quando si tinge e farlo in un’ambiente arieggiato.
  • Utilizzare una pentola in acciaio inox e un coperchio che verrà destinata unicamente alla tintura (lo stesso vale per qualsiasi altro utensile come mestoli o cucchiai)
  • Le fibre vegetali assorbono meno il colore, per questo ci vorranno più giorni per ottenere la tintura desiderata, inoltre ci possono essere diversi accorgimenti per ottenere la tintura perfetta, che richiedono però più passaggi e più tempo, per questa volta ho deciso di provare a semplificare, ciò significa che i risultati saranno, più tenui, e quindi meno intensi, ma ugualmente bellissimi 😉

Ecco come fare:

MORDENZATURA

-mettere il tessuto in acqua fredda per per tutta la notte

-preparare il mordente facendo una soluzione costituita da allume, cremor tartaro (o carbonato di sodio) in una pentola in acciaio inox piena per metà di acqua calda e mescolare finché si scioglie

-aggiungere alla pentola acqua tiepida sufficiente a coprire la fibra da trattare e immergere il tessuto precedentemente bagnato

-riscaldare la soluzione fino a quando non sobbolle (82°C), spegnere il fuoco e lasciare in ammollo fra le 4 e le 8 ore mescolando di tanto in tanto perchè il mordente venga assorbito in modo uniforme

-una volta che la fibra si è assestata (ha ricavato il massimo effetto dal mordente), toglierla dalla pentola e strizzare delicatamente

-lavare con un sapone a ph neutro sciacquare a fondo e stendere ad asciugare

 

TINTURA

-preparare la tintura schiacciando bene le more in un mortaio con un pestello

-prendere una pentola in acciaio e fare sobbollire (82°C) una quantità d’acqua sufficiente da a coprire il tessuto con le more schiacciate

-lasciare sobbollire per mezz’ora, l’acqua diventerà scura

-spegnere il fuoco ed eliminare con un colino le parti di mora, per evitare che creino chiazze di colore non omogenee.

-aggiungere il tessuto, fare sobbollire per altri 30 minuti

-togliere la pentola dal fuoco e far raffreddare l’acqua

-lasciare il tessuto per tutta la notte o 1/2 giorni nell’acqua colorata

-togliere il tessuto dal bagno di colore, risciacquare bene e lavare sempre usando un sapone dal ph neutro come quello delicato per le mani, sciacquare a fondo e stendere ad asciugare.

La ricetta è una sintesi tratta da “Tinture naturali” di Sasha Duerr.

L’idea di indossare qualcosa tinto con i rovi di more mi fa pensare a quei posti magici in cui ho camminato per giorni e rende questo rientro in città meno grigio, anzi più rosa direi e anche se io non sono proprio un’amante del rosa, so che qualcuno in casa lo apprezzerà sicuramente 🙂

 

 

 

Alla prossima!

Alessandra

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