Fin dai tempi più remoti le spezie vengono utilizzate per molti scopi, come ben sappiamo in cucina, utilizzate come dei veri e propri rimedi naturali soprattutto nella cultura Indiana, in particolar modo nella medicina Ayurveda. Ma anche per colorare i tessuti, di fatti chi le usa in cucina, sa che alcune spezie colorano non solo le mani, ma tutti gli utensili con cui entrano in contatto!
Sicuramente sono sapori più forti rispetto alle nostre spezie e odori mediterranei, come il rosmarino, il pepe, l’aglio…eppure se ben dosate e abbinate possono sorprenderci a tavola. Oltre che colorare i nostri piatti con i caldi toni del giallo, l’arancione, il rosso, colori che danno gioia ed energia.
Vediamo dunque le proprietà delle spezie più utilizzate e facile da reperire;
-Curcuma: una tra le spezie più conosciute, derivante da una radice simile a quella dello zenzero ma più piccola e di color arancione scuro. Si può usare sia fresca, tagliando direttamente la radice o nella versione essiccata in polvere. E’ l’ingrediente principale della famosa miscela indiana Curry, che troviamo in moltissimi piatti indiani e può variare nel sapore a seconda delle proporzioni di ogni spezia al suo interno. (ogni famiglia indiana ha la “sua ricetta” del curry, come il sugo di pomodoro per noi Italiani) In cucina è molto versatile, si può aggiungere alle zuppe, alle creme di lenticchie, cous cous o bulgur ma ricordiamoci di aggiungerla a fine cottura per non scaldarla troppo alterandone il sapore e le proprietà benefiche.
La troviamo in molti integratori, con il suo principio attivo, la Curcumina, dalle molteplici proprietà… metabolica, digestiva, e antinfiammatoria soprattutto a livello di ossa e articolazioni. Infatti famosa è la ricetta del Golden Milk soprattutto per chi pratica molto sport. Qui la ricetta.
-Zenzero: Anche lui ormai lo troviamo facilmente, nei supermercati e nei mercatini di zona (che preferisco) possiamo utilizzarlo fresco, grattando via facilmente la buccia con un cucchiaio, e ovviamente lo troviamo anche in polvere. Ha un sapore piccante dal potere riequilibrante, digestivo, sgonfiante, antinfiammatorio, espettorante infatti se facciamo bollire la radice per 10 minuti con qualche scorza di limone è un toccasana per il muco in eccesso che può provocare un brutto raffreddore o una fastidiosa sinusite. Ottimo anche come snack energetico, mangiandolo sotto forma di cubetti essiccati, facili da fare anche in casa.
-Cardamomo: Con il nome cardamomo vengono indicate diverse spezie, spesso confuse tra loro, ma che in realtà sono caratterizzate da aromi e sapori differenti: il cardamomo verde (o vero cardamomo), il cardamomo di Ceylon, il cardamomo nero. Io vi parlerò di quello verde, il più utilizzato e anche più facile da trovare. Si può usare l’intera bacca o soltanto i semi al suo interno, nei piatti salati ma anche nei tipici dolci indiani perché danno quel retrogusto balsamico davvero piacevole. Proprio per questo aspetto viene utilizzato anche come infuso dopo i pasti per favorire la digestione, togliere il gonfiore o per liberare le vie respiratorie. Di fatti possiamo utilizzarlo in cucina per ridurre l’effetto gonfiante di cavoli, broccoli e legumi, basta aggiungere 3-4 semi all’acqua di cottura.
-Cumino: in cucina vengono usati direttamente i semi o la polvere derivante dalla loro macinatura. Si possono masticare per favorire la digestione e rinfrescare la bocca in caso di alitosi. Si possono far bollire i semi insieme a quelli di finocchio e qualche foglia di menta piperita a fine pasto per supportare la digestione. Ottimo nelle zuppe e nelle creme di legumi come il famoso hummus di ceci.
-Finocchio: i suoi semi sono molto conosciuti anche nella nostra cucina mediterranea, per le sue proprietà sgonfianti, di fatti si da persino ai bambini piccoli. Possiamo assumerlo come infuso o masticare direttamente i semini dopo il pasto, hanno un sapore molto gradevole e dolce. Si usano in molte ricette indiane dal primo al dessert. Come il cardamomo, può essere aggiunto durante la fase di cottura di verdure e legumi per ridurne l’azione gonfiante.
-Coriandolo: di questa pianta si usano sia le foglie, conosciuto anche come prezzemolo cinese, molto usato in Oriente e i suoi frutti che sono dei piccoli grani come il pepe ma di colore chiaro dal sapore dolciastro. Anche lui lo troviamo come ingrediente nella miscela indiana del Curry e del Garam masala. Stimola l’appetito, aiuta a lenire dolori e coliche intestinali, ed ha un effetto tonico sul nostro sistema nervoso oltre ad avere proprietà fungicida ed antibatteriche.
Ci tengo però a fare un precisazione sul loro potere rinfrescante che se non ben dosato potrebbe far scaturire l’effetto contrario. Non a caso vengono usati nei paesi caldi e non in Scandinavia, grazie alla loro energia Yin che raffredda il corpo. In particolare il sapore piccante, quello associato alle spezie nella Medicina cinese viene utilizzato per disperdere. Di fatti, cosa succede quando mangiamo qualcosa di piccante ? Sentiamo caldo e sudiamo. Questo perché porta il Qi (l’energia) in superficie. In particolare, porta verso l’esterno lo Yin (i fluidi): ed ecco che si suda.
Può essere quindi utile se c’è una condizione di stasi di Qi, oppure in caso di ritenzione di liquidi. Anche nei casi di eccesso di muco (come abbiamo visto per lo zenzero e il cardamomo). Ma va usato con cautela quando si è disidratati (in caso di diarrea ad esempio).
Dobbiamo però fare attenzione ai dosaggi e non esagerare, altrimenti, si rischia di portare fuori troppo calore (Yang), e quindi sentire freddo, e indebolirci (anche l’energia dei Reni potrebbe risentirne) specialmente nel periodo invernale.
Per le donne in gravidanza, meglio un uso parsimonioso delle spezie: in questa condizione sarebbe infatti più indicato tenere dentro, piuttosto che portare fuori. Azione che viene svolta dal sapore acido/ agro.
Procediamo a piccoli passi, “se poco fa bene non è detto che molto sia meglio”. Cerchiamo sempre l’equilibrio come in tutte le cose, e la giusta misura per ognuno di noi. Non smetterò mai di ripeterlo, siamo simili ma non uguali e quello che fa bene a una persona non è detto faccia bene anche ad un altra. Restiamo in ascolto del nostro corpo e impariamo a scegliere e dosare gli alimenti che sentiamo facciano bene al nostro organismo e non solo!
con affetto, Francesca S.
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