Giugno 10, 2020

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Sentiamo sempre più spesso parlare di sostenibilità e zero waste, ma molto spesso ci sembrano cose lontane e che in qualche modo non ci riguardano: come posso aiutare io l’ambiente?

Ma non sarà troppo difficile?

Posso davvero cambiare il mondo con un piccolo gesto?

La risposta è sì! Tutti noi con piccoli accorgimenti possiamo fare la differenza! L’importante è partire con calma, dalle basi, darsi obiettivi raggiungibili e non perdersi d’animo.

Cominciamo quindi questo viaggio per diventare una vera zerowaster to be!

E iniziamo proprio con la cucina, anzi ancora prima: con il supermercato.

Il 40% della plastica prodotta viene utilizzata come imballaggi, tra cui ritroviamo sicuramente tanti packaging alimentari. Non occorre demonizzare la plastica tout court: questo materiale infatti ha delle potenzialità incredibili, per esempio è il migliore per mantenere intatte le proprietà dei cibi, ed è veramente utile in alcuni casi. Ma non sempre è necessario! E quando non lo è, è lì che possiamo colpire!

  • Lo sfuso, quello sconosciuto

Quante volte, anche solo per pigrizia, ti ritrovi al supermercato a comprare la vaschetta di plastica con dentro le carote (magari anche già tagliate) invece che le carote sciolte? Per carità, la sera in cui vai di fretta, e ti servono le carote alla julienne per la torta salata perchè viene tua suocera a cena, prendile già pronte serenamente.

Ma quando puoi, scegli di comprare prodotti sfusi. Partendo da quelli semplici: pane, frutta, verdura.

Ora nei supermercati bisogna utilizzare le bustine biodegradabili per pesare banane e zucchine, ma in molti ormai accettano le sportine in cotone personali.
Esistono poi negozi specializzati che vendono tutti sfuso: dalle verdure ai legumi, dalla pasta ai biscotti. Cercali nella tua città!

  • La sportina

La sportina, la sacchetta, il sacchetto di cotone, la borsa di tela, la busta: chiamiamola come vogliamo, tutto il mondo è paese!
Ricordiamoci sempre di portare con noi la nostra borsa di tela per fare la spesa.

Per gli alimenti sfusi più piccini puoi portare delle borsine più piccole ritagliandole magari da quelle più grandi (sono sicura che dentro i cassetti di casa tua avrai nascoste migliaia di borsine!): la tua spesa sarà più ecologica e anche più colorata.

Mi raccomando di lavare poi le sportine con un detersivo ecologico “certificato Vegan” in lavatrice massimo a 30° (fare lavaggi a bassi gradi di temperatura infatti è meno inquinante, e non è che ste sportine le portiamo in miniera che ci servono i 90° per sgrassarle!).

  • No ai cibi raffinati

Perchè?

Primo: non ci fanno un gran bene.

Subiscono diverse lavorazioni, hanno meno proprietà nutritive, sono molto ricchi di sale e via dicendo.

Anche qui la parola d’ordine è elasticità: quella volta che avrai bisogno del burger di soia già pronto lo prendi e zero sensi di colpa.

Secondo: i cibi raffinati spesso hanno diversi packaging.

Sono magari sotto vuoto in una confezione di plastica, contenuta dentro una pack di carta con un’altra finestrella di carta.

Puoi evitare facilmente tutto questo comprando i cibi semplici e cucinandoli tu stessa. Che poi è anche più divertente!

Bene, questi erano i primissimi passi per cominciare questo cammino insieme!
La prossima volta vedremo quali prodotti, che usiamo tutti quanti nelle nostre cucine, possiamo sostituire con alternative più sostenibili!

A presto!

La fè

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