In questo periodo dell’anno, tra i tanti fiori della stagione non possiamo non parlare dell’Iperico.
Non solo perché proprio in questo mese e al massimo del suo potere curativo, ma la tradizione narra che si colga il 24 giugno, ( ovviamente va bene anche nei giorni a seguire) nel giorno di San Giovanni.
Nome dato al fiore stesso, infatti l’Iperico viene anche chiamato erba di San Giovanni.
Anche il padre della medicina, Ippocrate lo utilizzava proprio per le sue straordinarie proprietà antinfiammatorie e non solo.
Infatti questo fiorellino giallo oro, dalle proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, anti-eritema ha molteplici utilizzi:
- Per i massaggi, perché lenisce dolori articolari e reumatismi. Per i muscoli è un toccasana. Da applicare direttamente sulla zona dolente.
- Sul viso ne basta pochissimo ed ha un favoloso effetto anti-age inoltre è ottimo per affievolire segni dell’acne, e le cicatrici. Attenzione però a non farlo venire a contatto con gli occhi.
- Utile per lenire le scottature, eritemi e consigliato nel trattamento della couperose.
- L’olio di iperico può anche essere un ottimo rimedio per le infiammazioni gastrointestinali, soprattutto per quelle su base nervosa.
- Può essere anche un efficace colluttorio valido in caso di gengiviti e mal di denti.
- Per lenire le punture di insetto.
- L’olio di iperico invece viene molto usato per rinforzare il cuoio capelluto, soprattuttoper chi ha i capelli fini e fragili che si spezzano o cadono. Si può massaggiare la cute con molto olio e distribuirlo in modo uniforme uniforme su tutta la lunghezza dei capelli.
- Ma è anche un rinforzante per le unghie. Realizzando un composto a base di 50 gr di burro di karité, un cucchiaio di olio di iperico e 5 gocce di olio essenziale di limone. Una volta sciolto il burro di karité va mescolato con l’oleolito di iperico e infine vanno aggiunte le gocce di olio essenziale di limone. Dopo di metterlo in un barattolo e applicarlo almeno una volta a settimana o due se le vostre unghie sono particolarmente fragili.
- Si utilizza anche per regolare il sonno e l’umore, essendo un modulatore delle serotonina, utile soprattutto nei i cambi di stagione.
- Ottimo anche in caso di sbalzi ormonali, per esempio durante la menopausa.
- Stimola la rigenerazione cellulare ed è per questo adoperato per lenire lasecchezza della cute, la psoriasi, per combattere l’invecchiamento cutaneo, e per contrastare o prevenire le piaghe da decubito.Come realizzare l’oleolito:Possiamo realizzare da noi un fantastico oleolito con i fiori e le parte aerea della pianta. Mettendo circa 30 gr di fiori appena colti in 100 ml di olio vegetale, (girasole, mandorla) per 40 giorni, in un barattolo chiuso ermeticamente. di tanto in tanto possiamo esporlo al sole, dopo di che una volta pronto assumerà il suo caratteristico colore rosso. Conservatelo in luogo asciutto e non esposto alla luce diretta.
Questo potente fiore infatti, grazie ai suoi principi attivi, come l’ipericina, la pseudoipericina e i biflavoni, manifesta tutte le proprietà appena elencate! Ma non solo ha molteplici funzioni bensì può essere assunto in molti modi, per esempio come infuso, in capsule o compresse , come rimedio omeopatico (Hypericum perforatum) , come olio essenziale, come olio fisso realizzato con i semi del fiore e persino utilizzato in Floriterapia come fiore californiano “Saint John’s worth” , in questa forma viene consigliato per i bambini che hanno incontinenza notturna ed incubi.
Come si fa a non amarlo?!
Avvertenze:
E’ sconsigliato a chi abbia una certa ipersensibilità verso i principi attivi al suo interno, specialmente l’ipericina.
Dopo l’utilizzo dell’olio di iperico ( anche se per via interna), meglio evitare l’esposizione alla luce solare e a fonti artificiali di radiazioni ultraviolette.
L’olio di iperico, infatti, è foto sensibilizzante e dunque può aumentare gli effetti dei raggi solari sulla pelle, soprattutto per le carnagioni molto chiare e sensibili. Inoltre potrebbe avere interazioni con farmaci contraccettivi, warfarin (anticoagulante), e acuire l’effetto degli antidepressivi di sintesi.
Infine è sconsigliato in gravidanza e allattamento.
Francesca Stefanutti.
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