
La stagione invernale secondo la Medicina Tradizionale Cinese è governata dall’elemento o movimento Acqua. Considerato l’elemento cardine della vita sulla Terra, uno dei più versatili, passa dallo stato liquido a quello gassoso o solido. Non ha una forma propria si adatta, scorre, scava, va in profondità. Racchiude in sé una potenzialità grandissima, quella di nutrire le forme di vita, di permettere il loro continuo rigenerarsi così come in Natura anche nel nostro organismo. Troviamo di nuovo questa non-separazione tra il fuori (macrocosmo) e il dentro (microcosmo), oggi accade sempre più spesso di sentirsi separati da ciò che accade fuori, di viverla come una realtà distante da noi. Se invece l’accogliamo con la stessa resilienza dell’acqua potremmo accorgerci che fuori e dentro sono due facce della stessa medaglia. Quale momento migliore allora della stagione invernale, dominata da questo sacro elemento, per concedersi un momento di introspezione, di silenzio, di stoccaggio delle energie. Come fa la Natura d’altronde, se la osserviamo con attenzione è davvero una grande Maestra: in inverno sembra che tutto muore e si secca invece è solo dormiente, sta risparmiando energie per la Primavera quando tutto il lavoro fatto, i semi piantati sbocceranno a nuova vita!
Quindi andiamo a vedere come utilizzare al meglio queste “forze” che la stagione Acqua ci dona. Il clima caratteristico è il Freddo che rallenta il libero circolare dell’energia nel nostro corpo e sangue provocando le cosiddette “Sindromi dolorose da ostruzione” che si manifestano con dolori articolari e muscolari, proprio perché l’energia è quasi come fosse “congelata”. Per evitare questi disturbi possiamo dedicarci ad una leggera attività fisica come Tai chi, Qi gong e alcuni tipi di Yoga mirati allo stoccaggio dell’energia e allo scioglimento delle articolazioni, quindi senza troppe dispersioni. Il colore collegato a questa stagione è il Nero come gli abissi del mare, quando l’acqua va in profondità, per questo è l’elemento in assoluto più introspettivo. Possiamo dunque dedicarci maggiormente alle pratiche meditative, tenendo un diario per riportare le nostre osservazioni e insights (consapevolezze acquisite). Indossare qualcosa di nero che sia un indumento, un accessorio, un cristallo come l’Onice, l’Ematite o ancora un elemento di arredo nella stanza dove pratichiamo può supportare questa attività d’indagine interiore.
La medicina cinese associa anche un sapore a questo elemento, che il Salato. Di fatti il sale trattiene l’acqua, l ’assorbe. Ha una capacità ammorbidente con azione disperdente sul Qi del Rene. E’ il sapore delle purgazioni evacuative. In piccole dosi tonifica il nostro organo filtro, ma senza esagerare altrimenti andiamo a disperdere troppa energia a danno delle ossa. D’altronde secondo la medicina cinese, il Rene accoglie e custodisce tutte le energie dell’uomo, quindi gli va riservata una particolare attenzione e importanza.
L’emozione collegata al Rene e quindi alla stagione Acqua è la Paura. Nella sua versione negativa, che blocca, congela, ci rende statici, immobili come un fiume congelato o peggio ancora un’acqua stagnante, putrefattiva. Di fatti sono l’ansia e la paura che compaiono quando si blocca il libero fluire dell’energia, dimenticando che se un fiume fosse sempre gelato non andrebbe verso il mare, portando con sé la vita, col suo fluire incessante! In questo caso possiamo trovare supporto nei fiori di Bach, in particolare con il Mimulus e Aspen per lasciar andare questi attaccamenti alla Paura e all’Ansia e tornare a fluire come l’Acqua.
L’attività massima del movimento Acqua si registra dalle ore 15 alle 19; dalle 15 alle 17 è il periodo di massima attività della Vescica, dalle 17 alle 19 è il momento di massima attività del Rene. Possiamo utilizzare questi intervalli per assumere un rimedio, per fare meditazione, Yoga, e tutte quelle attività che abbiamo visto essere di supporto in questa stagione.
Secondo la dietetica cinese è utile consumare i cibi che vivono nella terra come le patate, le barbabietole, le cipolle, i porri, i topinambur, le carote e le rape. Tra i cereali saranno più adatti, in quanto di natura tiepida, il riso e il sorgo, mentre tra le leguminose i ceci, le lenticchie, fagioli e piselli.
Tra i frutti, quelli di natura più tiepida sono le castagne e i datteri, nonché la frutta secca (noci, mandorle, arachidi tostate, nocciole e pistacchi).
Sottolineo sempre l’importanza di ascoltare il proprio corpo e valutare se questi cibi sono adatti a noi in questo momento, se alcuni ci servono realmente e altri meno. Ricordandosi che ogni individuo ha la sua genetica, il suo stile vita e caratteristiche costituzionali, quindi non diamo mai per scontato che un alimento possa farci bene soltanto perché legato ad una stagione o dalle sue proprietà nutrizionali. Sperimentiamo sempre ma con buon senso e soprattutto tanto Amore.
Francesca Stefanutti Naturopata
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