Oggi niente Letteratura, promesso. Abbandoniamo i nostri Moschettieri e facciamo un passo indietro.
Infatti prima di iniziare il nostro viaggio è sempre bene domandarsi: perchè lo facciamo? Perchè essere sostenibili? Perchè è così importante?
Ecco qui di seguito alcune valide motivazioni in 6 veloci punti:
- Per ridurre le emissioni di CO2 e di gas metano: con l’accordo di Parigi del 2015 le Nazioni partecipanti hanno stabilito che occorre ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40%. Questi gas serra trattengono il calore emesso dalla terra e sono responsabili del riscaldamento globale.
Secondo la FAO l’allevamento intensivo è responsabile del 14,5% delle emissioni di CO2 (un altro report però ritiene che sarebbe più corretto parlare del 51%) e del 37% delle emissioni di metano. - Per diminuire il riscaldamento globale: sempre con l’accordo di Parigi si è stabilito che entro la fine di questo secolo la temperatura globale non dovrà aumentare di più di 2°C, anzi meglio che rimanga a massimo +1.5°C. Se ciò non dovesse accadere i ghiacciai si scioglierebbero, il livello dei mari si innalzerebbe, alcune regioni si desertificherebbero e così via sconvolgendo drasticamente tutto il nostro pianeta.
Per diminuire i rifiuti: si chiama Pacific Trash Vortex oppure Great Pacific Garbage Patch ed è a tutti gli effetti un’isola galleggiante di rifiuti. Il 99,9% è costituita da plastiche. Secondo l’ultimo report “Ghost Gear: The Abandoned Fishing Nets Haunting Our Oceans” la maggior parte dei rifiuti di plastica sono reti da pesca, un dato importante e che fa pensare. Se non invertiamo la marcia entro il 2050 nei nostri mari ci sarà più plastica che pesci.
- Per fermare l’acidificazione dei mari: tutti pensiamo che i polmoni della terra siano gli alberi, le foreste e i boschi. In parte è anche così, ma il più grande “trasformatore” di CO2 in ossigeno vive negli oceani: è il plancton. Gli elevati tassi di anidride carbonica prodotta dall’uomo però stanno cambiando il ph delle acque, acidificandole: i pesci muoiono, la barriera corallina si sbianca e il plancton non è più in grado di esercitare la sua fotosintesi.
- Per contenere le migrazioni climatiche: tra i punti dell’Agenda 2030 (un piano di azione firmato del 2015 dalle Nazioni Unite) non si parla solo di tematiche ambientali, ma anche sociali. I cambiamenti climatici che stanno colpendo e che colpiranno le zone della terra più a rischio (i cosiddetti hot spot) hanno dirette conseguenze sulle popolazioni che ci vivono. Entro il 2050 potremmo avere 200 milioni di migranti climatici.
- Per supportare una nuova economia circolare: tra gli obiettivi della già citata Agenda 2030 troviamo anche riferimenti al campo economico. In futuro sarà necessario sostituire all’odierno modello lineare uno circolare che implica condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo dei prodotti esistenti il più a lungo possibile.
Vale davvero la pena provare a essere un po’ più sostenibili nella vita di tutti i giorni, anche con piccoli gesti. Vi ho convinti?
A presto!
La fè
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